Da quando ho aperto il mio Atelier, ho realizzato tanti abiti da sposa, sia per spose che io definisco principesse, sia per spose non convenzionali.
Però, una delle più belle sfide è quella di realizzare abiti da sposa per donne incinte.
Se sei incinta, saprai sicuramente che durante la gravidanza non cambia solo il corpo della donna, ma anche la percezione che le altre persone hanno di te.
In questo articolo ti voglio raccontare come ho creato gli abiti su misura per Alessandra e Matilde, due spose in dolce attesa.
Un matrimonio in dolce attesa
Non appena una donna scopre di essere incinta, tutta la sua identità viene fagocitata da quella del bambino che porta in grembo: viene riempita di attenzioni solo in funzione del feto, e talvolta la gravidanza viene quasi trattata come uno stato di malattia (“stai attenta a quello”, “questo non puoi farlo”, “evita di mangiare quella cosa”,…).
Le uniche attenzioni rivolte in maniera specifica alla donna riguardano solo il suo peso: quanti chili hai preso?, wow ma sei super in forma, non sembri nemmeno incinta!…
La donna smette di essere vista come tale e diventa solo una mamma, il suo pancione viene romanticizzato all’inverosimile (pensate a tutti quei vestiti gonfi, pieni di frappe e pieghe, che creano un effetto bomboniera!) per poi essere demonizzato appena dopo il parto: bisogna subito rimettersi in forma, i tempi del corpo vengono fagocitati dal senso di vergogna e lo scopo principale è rientrare nei vestiti pre-gravidanza.
Non è facile uscire da questi condizionamenti culturali: sono processi che richiedono anni e tanta tanta consapevolezza.
Questo articolo non sarà una trattazione sull’oggettificazione del corpo femminile; tra poche righe infatti vi parlerò di abiti da sposa per donne incinte e di che cosa posso fare per te.
Rimango però sempre stupita da come questo lavoro così creativo, mi pone sempre davanti nuove sfide, nuove domande e anche degli spunti di riflessione non indifferenti: per me non si è mai trattato SOLO di cucire abiti, ma di conoscere e raccontare storie di persone, tutte diverse tra loro, e per questo emozionanti.
Un abito da sposa premaman invernale
La storia di Alessandra
Ad inizio ottobre 2022 ricevo una mail da Alessandra.
“Sono alla ricerca di un abito da sposa molto semplice; la mia difficoltà è che sono incinta e abbiamo deciso di sposarci il 17 dicembre”.
“Difficoltà? In che senso?” – penso tra me e me.
La chiamo subito.
Alessandra mi spiega il suo disagio: nei negozi non riesce a trovare un abito da sposa informale, che rispecchi il suo stile, e che sia adatto al pancione della gravidanza. Tutti gli abiti che ha visto e provato la fanno sentire una bomboniera.
Lei invece vuole sentirsi bella come donna, e non solo come mamma: il giorno del matrimonio deve essere tutto per lei!
Sfida accettata: anche se coi tempi strettissimi (il 17 ottobre sono partita per il mio viaggio di nozze e sono stata via 21 giorni!) ho sentiti fortemente il desiderio di lavorare per Alessandra, e – col senno di poi – penso che sia stata una delle scelte migliori fatte in questo anno, perché mi ha portato a riflettere tanto sul rapporto che abbiamo come società con la gravidanza.
“Quel giorno deve essere tutto per lei, per lei come donna e non solo come mamma, per loro come coppia e non solo come genitori”.
Appena rientrata dal mio viaggio di nozze ci siamo subito messe al lavoro: ci siamo incontrate nel mio atelier e abbiamo iniziato a concretizzare le idee di Alessandra.
Il suo desiderio iniziale era quello di realizzare una tuta intera (una jumpsuit), ma poi abbiamo pensato che non fosse proprio la cosa più comoda: durante la gravidanza si ha la necessità di andare spesso in bagno, e spogliarsi completamente ogni volta non sarebbe stato agevole.
Abbiamo quindi optato per un completo che sembrasse una tuta intera: il bello del su misura è proprio quello di realizzare ciò che si vuole, esattamente come lo si vuole, e calibrato sulle proprie esigenze.
E naturalmente, essendo Dicembre, abbiamo pensato anche ad un caldissimo cappotto da indossare sopra. Siamo andate a scegliere i tessuti nel mio negozio di fiducia, abbiamo aspettato i primi di Dicembre per prendere le misure definitive, e poi nel giro di 10 giorni Alessandra era vestita a puntino per il suo matrimonio: top, pantalone e cappotto.
Per realizzare il pantalone abbiamo scelto un cadì in seta pura, morbido cadente e scivoloso, perfetto per il modello a palazzo e con pieghe sul davanti scelto da Alessandra.
Il modello del top invece è aderente, valorizza le sue forme e la scollatura a V sul davanti da un tocco di sensualità al completo: il tessuto del top è un pizzo macramé fine e giovanile, foderato nel busto con il cadì di seta usato per i pantaloni, e con la manica lasciata in trasparenza. Ho rifinito la scollatura e il fondo del top con un bordino ritagliato dal pizzo: un dettaglio che rende tutto più elegante e preciso.
Infine il cappotto, il pezzo forte: Alessandra ha scelto un tessuto in lana e cachemire rosso sangria, e per la fodera un doppio raso di seta pura a fantasia geometrica bianca e nera.
Il modello del cappotto è classico: taglio dritto e lunghezza a metà polpaccio, collo con rever, tasche profilate con pattina, un solo bottone tono su tono, spacco nel centro dietro. Il mio dettaglio preferito: l’asola profilata fatta a mano.
È stato un lavoro che mi ha dato una soddisfazione unica: Alessandra era bellissima e felicissima.
Inoltre, ogni cosa realizzata può essere riadattata dopo la gravidanza per essere indossata nuovamente.
Missione compiuta!
Un abito da sposa e una gravidanza… a distanza!
La storia di Matilde
Matilde è una ragazza di Bologna che vive a Copenhagen; mi ha contattata a fine Aprile 2022 dicendomi di essere in dolce attesa e chiedendomi aiuto per il suo vestito da sposa.
“Non riesco a trovare qualcosa che rientri nel mio stile e che valorizzi la mia forma del corpo. Se puoi aiutarmi, prenoto il primo aereo per Bologna e volo da te, in tutti i sensi!”.
Matilde è una ragazza molto alta e dalle forme generose: un fisico curvy per intenderci.
Gli abiti da sposa per donne incinta che si trovano nei negozi sono molto standard: voluminosi, abbondanti, troppo “frappettosi”. Questo non è lo stile di Matilde in generale… figuriamoci col pancione!
Ho deciso quindi di aiutarla e – anche nel suo caso – la cerimonia sarebbe stata a breve (fine Maggio).
Matilde ama gli abiti semplici, lineari e non troppo particolari; abbiamo quindi pensato ad un vestito con un taglio in vita concavo (cioè un taglio che passa sotto il seno sul davanti e che – abbassandosi – passa sulla vita nella parte dietro) e una gonna morbida, scivolata, a mezzaruota, che scendesse liscia sulla pancia senza dare ulteriore volume al corpo, e che creasse invece delle onde sul fondo, morbide e sinuose.
Il corpino ha una vestibilità semi-aderente: non troppo “a sacco” in modo da non rendere goffa la figura, ma neanche troppo stretto perché il tessuto scelto non sarebbe stato adatto ad un modello aderente.
La cosa che rende stupendo questo abito è il tessuto: Matilde ha scelto uno chiffon in pura seta color pesca, foderato con un cadì di seta bianco latte. La scelta di un buon tessuto è metà dell’opera e il risultato di colore è strepitoso, perfetto per la sua carnagione: se vuoi approfondire come scegliere il colore del tuo abito da sposa, ti consiglio questo articolo su Spose e Armocromia.
Le maniche sono svasate e ampie, non foderate per rimanere in trasparenza e alleggerire la parte superiore del corpo. Il dettaglio che fa la differenza: una passamaneria sottile e semplice, a forma di margherite, color bianco latte (come il cadì) copre e rifinisce la cucitura in vita.
Anche nel suo caso, l’abito può essere leggermente modificato e riutilizzato in contesti meno formali.
Finalmente un abito da sposa premaman che rispecchia il suo stile e la sua personalità!
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