Come riutilizzare un abito da cerimonia

Dimmi la verità: ogni volta che vieni invitata ad una cerimonia c’è una parte di te che sprizza di gioia, e l’altra che pensa: “Un altro abito bellissimo, che andrà dimenticato nell’armadio!”

Se poi le cerimonie iniziano ad essere più di una, la situazione si complica perché GUAI a utilizzare lo stesso vestito per eventi diversi (ovviamente sono ironica!).

Con un pizzico di astuzia si può ovviare a questo “problema”, e tornare a godersi tutte le cerimonie con serenità.

In questo articolo ti spiegherò come, con le mie clienti, progettiamo di riutilizzare un abito da cerimonia.

Le opzioni sono varie, e in questo breve articolo te le descriverò in modo che tu possa prendere spunto: toccherà a te decidere quella che fa al caso tuo!

Opzione 1: Utilizzare lo stesso abito, cambiandogli volto per ogni cerimonia!

Che cosa intendo? Proprio questo: realizzare un unico abito e – in fase di progettazione – pensare già a qualche piccola modifica da fare in vista degli eventi successivi, in modo da cambiarlo leggermente.

In questo modo sarai in pace con te stessa (perché non utilizzerai lo stesso identico vestito in più occasioni!) ma non riempirai il tuo armadio di abiti da cerimonia che potrebbero finire nel dimenticatoio.

Ti faccio un esempio, nella speranza che possa ispirarti: Mariachiara ha due matrimoni a luglio 2022.

Per il primo evento realizzeremo un abito lungo in tinta unita con un tessuto fluido e leggero; per l’evento successivo (che sarà due settimane dopo) abbiamo deciso di modificarlo in questo modo: accorcerò la gonna ad una lunghezza midì, realizzerò una gonna a portafoglio – sempre in tessuto leggero, con una fantasia abbinata alla stoffa dell’abito base – che verrà applicata sopra con una fascia in vita.

Un unico abito dalla doppia faccia. Cosa ne pensate? Io trovo che sia geniale!

Oltretutto Mariachiara potrà più facilmente riutilizzare un vestito midì, sia nella versione monocolore, sia applicando la gonna in fantasia sopra, ma potrà anche indossare la gonna da sola.

Qui di seguito trovi un altro esempio di un “abito a matrioska” (come li chiamo io) simile alla descrizione fatta sopra: l’abito Anastasia è composto da un vestitino corto in tinta unita e da un pareo lungo in fantasia abbinata da annodare in vita.

Indossati insieme sono un perfetto capo da cerimonia; separatamente diventano una bellissima gonna lunga e un abito leggero, perfetto per le sere afose d’estate!

Opzione 2: Realizzare un abito, pensando già a come riutilizzarlo successivamente.

Finora questa è l’opzione che è andata per la maggiore.

L’idea più comoda è quella di realizzare un completo, in modo da poter sfruttare ogni pezzo anche singolarmente: il completo può essere dello stesso tessuto in tinta unita o fantasia, oppure spezzato, mescolando diverse stoffe e colori.

Qui di seguito trovi alcune foto che possono essere d’ispirazione.

È possibile anche trovare un modello per realizzare un capo sfruttabile sempre: un abito corto, di lunghezza midì oppure una jumpsuit sono perfetti per svolgere questa funzione! Ma anche un abito lungo come quello rosa che trovate nelle foto successive è assolutamente riutilizzabile. Io li chiamo “abiti camaleonte”: basta cambiare la calzatura e il vestito si adatta perfettamente a diversi stili e situazioni!

Opzione 3: Modificare l’abito dopo la cerimonia, per renderlo un capo sfruttabile nella quotidianità.

Esiste anche l’opzione del refashion; a volte basta modificare un piccolo dettaglio (accorciare, aggiungere una cintura in fantasia, togliere le maniche, …) per cambiare completamente volto e stile ad un capo. L’ambiente – e il tuo portafoglio – ringrazieranno!

L’idea del refashion è molto interessante da applicare anche agli abiti da sposa: clicca qui per saperne di più su come ridare vita al “fantasma bianco” che popola gli armadi di tutte le mogli!

E tu quale opzione preferisci?

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