Come scegliere il cappotto in base al fisico: trucchi e consigli

Serena indossa un cappotto classico color cammello fatto su misura

Ci siamo: anche quest’anno l’inverno è alle porte – io personalmente sono già in modalità Natale!

E indovina un po’ qual è il capo d’abbigliamento che non può mancare nell’armadio? Ti do qualche indizio: capospalla di stagione, intramontabile e fondamentale per creare il tuo guardaroba base invernale. Esatto: parliamo del cappotto!

So che per alcune persone è un vero e proprio cruccio. Spesso si associa il cappotto ad uno stile elegante e ricercato, oppure si pensa che stia bene solamente alle persone alte per via della lunghezza.

Ebbene, non è così. Esiste il cappotto giusto per ogni stile e ogni forma del corpo.

E poi ci sono le tendenze di stagione, ma per prima cosa vogliamo che valorizzi la nostra figura e che rispecchi il nostro stile. Soprattutto vogliamo che duri più a lungo possibile; per questo è importante che il tessuto sia caldo e di ottima qualità. Ecco perché un cappotto sartoriale è un investimento e, a mio parere, è il capo più bello da farsi realizzare su misura!

Infine non dimenticare che, per sfruttarlo al meglio, deve adattarsi alle attività che svolgi durante la giornata.

Come scegliere il cappotto giusto per la propria forma del corpo

Se hai fatto una consulenza di forma del corpo (link a sito forma corpo) e conosci le caratteristiche della tua fisicità, i punti forza e le proporzioni – indipendentemente da peso e altezza – sarà molto più facile trovare quello adatto.

Se la tua forma del corpo è a Clessidra oppure a Otto, significa che hai fianchi e spalle proporzionati tra loro e un punto vita molto segnato. Quest’ultimo è un punto di forza della tua figura: per te i modelli di cappotto a vestaglia sono perfetti, con fascia o cintura per valorizzare le tue forme e il punto vita. Sono un’ottima scelta anche i modelli sciancrati con spalle strutturate.

Se invece hai i fianchi più rotondi e pronunciati rispetto alle spalle, allora molto probabilmente sei una donna a Triangolo (Pera). In questo caso è fondamentale creare un bilanciamento tra parte superiore e parte inferiore del corpo, quindi vanno benissimo i cappotti con spalle imbottite e i modelli sciancrati leggermente svasati nella parte bassa. Solitamente la donna a Pera ha un punto vita segnato, quindi sono consigliati la cintura e il doppiopetto.

La donna Rettangolo invece non ha il punto vita accentuato, dunque non viene valorizzata dai cappotti a vestaglia con cintura. In questo caso va particolarmente bene il modello classico dritto monopetto, dal taglio maschile. Inoltre è una forma del corpo bilanciata e longilinea, di conseguenza è molto valorizzata anche dai modelli a uovo, perché aiutano a creare “rotondità”.

Parliamo di un’altra forma bilanciata tra spalle e fianchi, ma che si trova come “punto debole” l’addome: la donna a Ovale (o Diamante) generalmente è proporzionata ma con pancia più visibile. In questo caso è importante non andare ad aggiungere volume in quella zona con cappotti a vestaglia, doppiopetto e cinture. Questa figura ama piuttosto le linee pulite e i modelli a uovo, purché non siano troppo oversize.

Quando invece abbiamo a che fare con un le spalle più larghe rispetto ai fianchi, parliamo della forma del corpo a Triangolo inverso (Mela). I modelli di cappotti che meglio si adattano a questa fisicità sono quelli dritti monopetto con le spalle scese, quindi morbide e non strutturate.

Come scegliere la lunghezza del cappotto e i dettagli

In linea generale, la scelta della lunghezza del cappotto va fatta in proporzione all’altezza di chi lo indossa: alle donne alte vanno bene anche con cappotti molto lunghi, alle donne pétité stanno meglio con cappotti più corti.

Come per ogni regola però, ci sono delle eccezioni.

È importante tenere in considerazione il colore, il taglio del cappotto e anche le scarpe che si indossano solitamente. Ad esempio Francesca è una ragazza minuta con forma del corpo a clessidra; per lei ho realizzato un cappotto nero e lungo, modello sfiancato e pulito con tagli verticali. Si abbina perfettamente allo stivaletto nero che porta durante la stagione invernale: anche se la scarpa è bassa, la sua figura nell’insieme risulta molto slanciata perché cappotto e scarpe sono dello stesso colore, dunque visivamente le gambe sembrano molto più lunghe.

A maggior ragione, se si è minute e si indossano abitualmente scarpe con un po’ di tacco, è possibile indossare un cappotto lungo del modello azzeccato.

I cappotti corti, con taglio sopra al ginocchio, mettono molto in evidenza le gambe: se sono il tuo punto forte, tieni in considerazione questa possibilità!

Parliamo ora dei dettagli. 

Ricordati sempre che le linee verticali aiutano a slanciare la figura: queste possono essere create da delle cuciture, dall’abbottonatura, dalle code della fascia annodata, ma anche da una lunga sciarpa portata sciolta insieme al cappotto.

Il collo gioca la stessa funzione: se vuoi allungare otticamente la fisicità è preferibile fare un cappotto monopetto con una scollatura profonda e un rever sottile; al contrario, per dare volume sulla parte superiore del corpo, un collo e un rever ampio su un cappotto a doppiopetto sono perfetti.

Anche le tasche giocano un ruolo importante: per bilanciare delle spalle importanti, le tasche applicate sopra il cappotto aiutano a creare voluminosità sul bacino. Al contrario, in un fisico con fianchi molto pronunciati rispetto alle spalle, consiglio di fare delle tasche alla francese (inserite nelle cuciture verticali).

Nelle fisicità ben proporzionate (clessidra, otto, rettangolo, ovale) vanno benissimo le tasche classiche stile giacca da uomo – con doppio profilo e patta – oppure le tasche con profilo alto, come quelle del trench.

Colore, tessuto e stile del cappotto sartoriale

La bellezza di realizzare un cappotto su misura sta – anche – nella possibilità di scegliere il tessuto da utilizzare. Oggi è difficile trovare capi già pronti fatti con stoffe di qualità: un cappotto invernale deve tenere caldo, quindi deve essere composto da fibre di lana.

Ce ne sono di diversi tipi (lana cotta, lana vergine, alpaca, …) e consistenze; quella più pregiata è il cachemire. Una pezza di tessuto in puro cachemire è generalmente molto morbida e abbastanza sottile, ma non bisogna farsi ingannare dallo spessore perché tiene caldissimo. Provare per credere!

Oltre alla composizione del tessuto, puoi scegliere il colore perfetto per te e per il tuo guardaroba: se hai fatto una consulenza di armocromia e conosci la tua stagione e i tuoi colori migliori, allora la scelta è semplice. Rimane da decidere se questo cappotto è un “capo base” del tuo armadio (ossia vuoi che si abbini con tutti gli altri vestiti che possiedi), oppure se desideri un capo più estroso e particolare.

Nel primo caso, il consiglio è quello di utilizzare un colore neutro: grigio, blu, nero, sabbia, ecrù, azzurro, cammello, marrone, testa di moro. I colori neutri si abbinano facilmente a tutti gli altri colori all’interno dell’armadio. Bastano pochi pezzi di qualità per creare una capsule wardrobe funzionale; se hai bisogno di aiuto, dai un’occhiata al servizio dell’atelier Rivoluzioniamo il tuo guardaroba.

Nel secondo caso, puoi seguire la moda del momento e lasciarti ispirare dalle ultime tendenze.

Puoi anche osare con un tessuto a fantasia oppure double-face (da un lato fantasia, dall’altro tinta unita). In questa seconda opzione è bello abbinare entrambi i lati, tenendo a mente di utilizzare la fantasia nelle parti del corpo che vuoi enfatizzare, e il monocolor altrove.

Infine lo stile del capospalla è un altro punto da tenere in considerazione: ragiona in base all’occasione d’uso e in funzione degli altri capi che trovi all’interno dell’armadio; più versatile è il modello che scegli più riuscirai ad abbinarlo. Un cappotto sartoriale nero o cammello può essere utilizzato tutti i giorni con uno stile più casual, ma anche di sera a eventi più eleganti.

Con cosa abbinare un cappotto su misura?

Un cappotto può essere abbinato con tutto quello che ti piace e rispecchia il tuo stile. 

Un cappotto lungo fino alla caviglia è perfetto con qualsiasi tipo di gonna o pantalone. Io personalmente lo indosso anche con una tuta sportiva e delle sneakers. Se invece la lunghezza arriva sopra al ginocchio, va benissimo con gonne o abiti corti, ma anche con pantaloni cropped, a palazzo o a sigaretta.

Pensa al cappotto come una cosa che deve durare nel tempo. Un cappotto fatto su misura che valorizza la tua forma, i tuoi colori e il tuo stile è l’investimento migliore che puoi fare in questa stagione, perché non passerà mai di moda.

Per informazioni su un cappotto personalizzato su misura, puoi contattarmi tramite l’apposito form, mandarmi una whatsapp al 3332698775 o una mail a info@chiaracascioli.com

Se vuoi fare una consulenza di armocromia o forma del corpo, contatta Delia Zamfir, mia consulente d’immagine e collaboratrice dell’atelier.

Buona scelta del cappotto,
Chiara e Delia

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